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TRACCE LETTERE E ARTI
- Civilta' Fluviale - Isole Sparse - Risaia santa casa pietà a Sparè - Fond. Museo Biblioteca Scrittrice Rosa Lanza Ferrarini Bertelè ved De Paoli Museo Biblioteca Paolo Bertin Via Bruso S. Gregorio (Cucà) Veronella Tel fax 0444 323071 http://depaoli.pbwiki.com www.artedepaolironchin.org
Special poeta Re Nato Me n ago Bachion perilacustre isole endolaguna estuari. Info:www.artedepaolironchin.org
in collaborazione con il corriere della sera
ETTORE BEGGIATO
Responsabile Cultura
Progetto Nordest
Dominica 1 marzo 2009 VICENZA 27 febbraio 2008 (2009*) more veneto
C O M U N I C A T O S T A M P A
Oggetto: Ricordiamo e festeggiamo il primo marzo, capodanno veneto
Il primo marzo è sempre stato considerato nella storia della Repubblica Veneta il capodanno veneto; nei documenti e nei libri di storia si trovano le date relative ai mesi di gennaio e febbraio seguite da "more veneto" per sottolineare questa peculiarità veneta: incominciando l'anno veneto il primo di marzo, gennaio e febbraio erano gli ultimi mesi dell'anno passato (si veda, come esempio, la data del comunicato).
Il capodanno veneto originariamente era stato fissato al 25 marzo, giorno della fondazione di Venezia (421), per i credenti giorno dell'annunciazione del Signore, e, secondo una leggenda greca, giorno della creazione del mondo; in un secondo tempo fu anticipato al primo marzo per comodità di calcolo.
Emblematico quanto successe il 9 marzo 1510 nel luogo ove adesso sorge il Santuario della Madonna dei Miracoli a Motta di Livenza (Tv), la Madonna apparve a un contadino del posto e gli disse “Bon dì e bon ano!”
Un altro tassello della nostra storia e della nostra identità che è andato perso e del quale dobbiamo riappropriarci, anche per onorare il Serenissimo Bepin Segato che più di ogni altro si era impegnato per riproporre questa festa.
Recentemente, il ventisei gennaio, è stato festeggiato in diverse città italiane il capodanno cinese (è l’anno del bue, che subentra all’anno del topo); non parliamo delle ricorrenze e delle celebrazioni di altri popoli, di altre religioni (si pensi solo al Ramadan). .
Ma nell'Italia multietnica e multiculturale ci sarà spazio anche per i Veneti?
diese febrar 2009 (1948 - 1797)
DALAI LAMA: CITTADINANZA ONORARIA ISOLE SPARSE VENEXIA EL GIORNO DIESE DE FEBRAR 2009.
INTANTO NELLA REPUBBLICA VENETA NEUTRALE SI COMBATTEVANO DUE ESERCITI, QUELLO FRANCESE E QUELLO IMPERIARIALE DEGLI ASBURGO E RIFERISCE OTTAVIA NEGRI VELO..
Fece il General Alvinzi, (ASBURGO) l'ultimo sforzo improvvisamente a Rivoli (VERONESE NDR). Il General Provera (FRANCESE) arrivò arditamente e pericolosamente fin sotto Mantova (TENUTA DAGLI ASBURGICI E CHE AVEVA RESISTITO A BEN TRE ASSALTI FRANCESI NDR), e il General (MASSENA FRANCESE ?).... con 3 milla uomini a Caldiero, fu di niuna utilità. Il colpo del General Alvinzi (ASBURGO) fu improvviso e da uomo disperato e quasi valevole, mentre gli Austriaci avevano perfettamente colto in mezzo i Francesi, ma per una di quelle cose inconcepibili, il genio e i ripieghi di Bonaparte, la sua immensa attività attrasse a sé la vittoria. Battè completamente Alvinzi,(ASBURGO) da lui chiamato Monsieur, e mai Generale, mandò verso Mantova dei pronti soccorsi che invilupparono Provera, fece un furor di prigionieri, e indusse Würmser (ASBURGICO) a capitolare. Mantova si rese con delle suficienti condizioni alli 3 di Febraro 1797.
Il sommo pontefice Pio VI ha perso Ferrara e Bologna, chiede aiuto all’Impero Asburgico e gli viene dato un General in Capo , il
general Collis,
ma mentre era a Roma per organizzar le truppe
due divisioni di Francesi (20.000 uomini) andarono a verso Faenza e poi Bologna.
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GIOACCHINI RITA
IN PIASENZA
23.5.1915 24.2.1997 ASPARETTO
LA III BALIA
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FEBBRAIO - febrar
19 febbraio 1967 Asparetto
19 FEBBRAIO 2007 ASPARETTO 40^
Louigia e Paolino VICENZA 8 agosto 1901
CARTOLINA POSTALE ITALIANA
(CARTE POSTALE D'ITALIE)
Scusami se non tio scritto dopo il grave incidenti perchè io dallo grande spavento per 8 giorni avava perso la voce e poi mie venuta la febbre che per 15 giorni non sono alzata dal letto. Ma perora mi trovo meglio.E così anche la mia famiglia si trova in buona salute.Po avrei desiserio di una risposta datè se voi tutti state bene. Alla signora Giulietti Luigia De Paoli Paolino Cerca per Spareto
La cartolina postale con effigiata la rua è indirizzata ai coniugi
Louigia Giulietti n.19.06.1879 m.19.02.1967
ctg
Paolo De' Paoli Senior a Sparè n.4.8.1875 m. a Sparè 14.4.1928
MMMMM
FEBBRAIO 1797
MARZO 1797
APRILE 1797
Dopo Bonaparte, ritornò in Romagna, da dove erasi sul momento spiccato, per le mosse di Alvinzi, e fece al solito diffinitiva la pace col Papa, il quale dimostrò sempre d'esser uno dei sovrani più avveduti e coraggiosi, ma le forze mancavano e il raggiro era all'ordine del giorno.
Il Re di Napoli facendo la sua pace separata, abbandonò miseramente e traditoriamente gl'interessi del Papa, e forse i suoi propri.
A tali strepitosi, e complicati avvenimenti, era stupida l'infelice Italia, e già prevenendo un funesto destino non sapeva, che tacitamente argomentarlo, né niente fare per ovviarlo.
L' Imperatore ad onta di tanti discapiti in Italia elettrizzato dai vantaggi sul Reno decisivi, quantunque sempre sul proprio, conservava la sua costanza inamovibile di continuare la guerra, per cui tutti i troni gli dovranno o l'esistenza, o la destruzione, incitata e sostenuta dagli Inglesi,( distruzione della Repubblica Veneta, Genovese e Corsa n.d.r. ) pensò dunque che il bravo e unico valoroso Principe Arciduca Carlo, passasse dal Reno a comandare l'armata d'Italia, con alcuni suoi valorosi battaglioni per impedire ai Francesi l'occupazione dell'interno della Germania. Ma esso trovò gli affari d'Italia in molto peggior stato di quelli che aveva trovato dapprincipio sul Reno. Bonaparte a questi indizi partì verso la Piave e si rimarcò, passando da Vicenza, che non volle vedere il Publico Veneto Rapresentante, ma solo i deputati della città, per ringraziarli delle cure, per approviggionare i suoi soldati, assicurandoli, che questa sarebbe l'ultima volta che avrebbe avuti tanti disturbi. S'incamminò esso sino nel seno della Germania, per cercarvi, come diceva, la pace. L'Arciduca framettendo poche resistenze, si ritirò sempre sino a sole 40 leghe distante da Vienna. Ivi non si sa se per battaglie, o per posizione, o per maneggi, o altro, certo è che questo punto è stato sempre coperto da un gran mistero, quanto nei Francesi quanto nei Tedeschi: si conchiuse certamente quando meno si credeva la Pace a Leoben ai 17 d'Aprile 1797, cui si volle in seguito chiamare i Preliminari di Pace di Leoben
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APRIL
Paolo De' Paoli Senior
a Sparè n.4.8.1875
m. a Sparè 14.4.1928
21 APRILE FESTA DEA PALI
DEA DEI PALI
- PALLADE - PALATINO -
DATA DELLA FONDAZIONE DI ROMA -
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MAGGIO
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GIUGNO
Louigia Giulietti ( Luigia detta Bia ) ctg De Paoli Paolo
CASALEONE n.19.06.1879
A SPARE' m.19.02.1967
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LUIO - LUGLIO
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AGOSTO
Paolo De' Paoli Senior
a Sparè nato .4.8.1875
M. a Sparè 14.4.1928
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AGOSTO
COSA E SUCESO IN AGOSTO : SCHIZA QUA SU STO STRAMBOTO
1 AGOSTO 1796) AGOSTO 1796 DOPO QUESTE VITTORIE , BONAPARTE , AVENDO SAPUTO CHE IL GENERALE ASBURGICO LIPTAY AVEVA PASSATO LA LINEA DEL MINCIO A VALEGGIO, ORDINO\' AL GENERALE AUGEREAU (FRANCESE) E A ....
DOPO QUESTE VITTORIE , BONAPARTE , AVENDO SAPUTO CHE IL GENERALE ASBURGICO LIPTAY AVEVA PASSATO LA LINEA DEL MINCIO A VALEGGIO, ORDINO' AL GENERALE AUGEREAU (FRANCESE) E A KILMAINE (FRANCESE) DI POSIZIONARSI A MONTECHIARI. AI FRANCESI GENERALI SUARET, DOLLEMAGNE, DESPINOYS VENNE DATO IL COMPITO D'IMPEDERE ALLE TRUPPE ASBURGICHE DI QUASDANOWICH DI SCENDERE DA GAVARDO LUNGO IL CHIESE O DALLA COSTA DEL BENACO CHE DAS SALO' PORTA A DESENZANO. E QUINDI RICONGIUNGERSI SULLA LINEA DEL MINCIO - VALEGGIO - ROVERBELLA - MANTOVA.
IL
3 AGOSTO 1796 WURMUSER CHE NON E' STATO FERMATO, A RIVOLI VERONESE PASSA IL MINCIO A GOITO.
WURMUSER AUSTRIACO , ORDINA AL SUO GENERALE QUOSDANOWICH (asburgico) DI SCENDERE AD OCCUPARE DESENZANO E DI MOLESTARE IL GENERALE FRANCESE MASSENA SU LONATO.
A LONATO SI COMBATTE' MA I FRANCESI MANTENNERO LA POSIZIONE. QUOSDANOWICH (AUSTRIACO ) NON AVEVA RAGGIUNTO NE SALO' NE' TANTO MENO DESENZANO, ANZI RINCULAVA VERSO IL TRENTINO ABBANDONANDO GAVARDO INCALZATO DAL GENERALE FRANCESE MASSENA.
IL
4 AGOSTO 1796 WURMUSER GENERALE IN CAMPO AUSTRIACO, RIMASTO SOLO, NON RESISTE A CASTIGLIONE DELLO STIVIERE E SI RITIRAVA VERSO LE COLLINE DI CAVRIANA, INSEGUITO DAI FRANCESI GENERALI SUARET AUGERAU.
5 AGOSTO 1796
WURMUSER ASBURGICO SI RITIRA VERSO RIVOLI ROVERETO DONDE ERA VENUTO, INSEGUITO DAL GENERALE FRANCESE MASSENA.
DOPO UNA SETTIMANA DI BATTAGLIA CON 10.000 MORTI, LE COSE TORNANO COME PRIMA, E I FRANCESI RIOCCUPANO LE LINEE DA VERONA A LEGNAGO E RIPRENDONO L'ASSEDIO A MANTOVA. MANTOVA VIENE CIRCONDATA CON 8.000 SOLDATI, TREMILA SOLDATI A VERONA E TREMILA A LEGNAGO.
(ATTENZIONE QUI LE INFORMAZIONI DELLE FONTI NON COLLIMANO PER TEMPI E LUOGHI)
EL 24 agosto 1796 (7 fructidor anno IV), Lallermat GENERALE FRANCESE a Venezia ha delle informazioni circa la concentrazione di truppe austriache in Tirolo e nei paleoalvei del Brenta (Bassano)
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(ANSA) - TOKYO,
6 AGO - 2008
Almeno 45mila persone si sono riunite a Hiroshima per ricordare il 63simo anniversario del lancio della bomba atomica sulla citta'. Il lancio della bomba fu deciso dagli Usa durante il Secondo conflitto mondiale, uccidendo oltre 140mila persone. Alla cerimonia, tenuta nel Peace Memorial Park realizzato nel centro della citta' rasa al suolo nel 1945, hanno partecipato, oltre al premier Yasuo Fukuda, diplomatici in rappresentanza di 55 paesi, il numero piu' alto finora registrato.
8 ottobre 2008 - Giornata della memoria oggi a Bruxelles per commemorare le vittime del Vajont nel 45.
Anniversario di quella immane tragedia,(strage premeditata n.d.r.) quando una frana si stacco' dal monte Toc, precipitando nel lago artificiale creato dalla diga appena costruita. E provocando un'onda gigante che si abbatte' sui paesi vicini, sia del Friuli che del Veneto, distruggendoli. Complessivamente morirono oltre duemila persone.
Nella sede del Parlamento europeo, per iniziativa dei Comuni di Erto e Casso e di Vajont, sorto nella pianura pordenonese nel 1971 a seguito del trasferimento degli sfollati dalle localita' colpite, e' stato osservato un minuto di raccoglimento. Quindi il sindaco di Erto e Casso, Luciano Pezzin, e il vicesindaco di Vajont, Virgilio Barzan, presenti anche assessori e consiglieri comunali, hanno illustrato quanto accaduto nella notte del 9 ottobre 1963 e quali difficolta' hanno incontrato le popolazioni locali nell'affrontare l'emergenza che ne segui'.
E' stato anche proiettato un filmato che ha riproposto immagini di allora, oltre ad una ricostruzione tridimensionale della frana. Nell'occasione i due Comuni hanno anche presentato un prezioso volume di immagini che ricostruiscono visivamente la storia di Erto e Casso, prima e dopo la tragedia.
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Anniversario della battaglia di Lepanto
7 ottobre 1571.
Intitoliamo una via una piazza, una contrà all’epica battaglia in tutti i comuni del Veneto!
Martedì 7 ottobre anniversario della grande battaglia navale di Lepanto (1571) nella quale la flotta cristiana (col fondamentale apporto degli uomini e delle navi della Repubblica Veneta) sconfisse la flotta ottomana.
Una battaglia violentissima, dove ci furono ben 30.000 morti da parte degli ottomani (che chiamarono “Capo insanguinato” il teatro della battaglia) e 7.500 i cristiani dei quali ben 4.700 veneti guidati da due straordinari eroi, Sebastiano Venier e Agostino Barbarigo.
Una battaglia determinante per le sorti dell'intera Europa, per le sorti della cultura e della civiltà europee.
E per celebrare degnamente la vittoria di Lepanto il grande Andrea Palladio progettò in piazza dei Signori a Vicenza la Loggia del Capitaniato (o Loggia Bernarda).
Ecco cosa si legge su “Vicenza città bellissima” (R. Schiavo, B. Chiozzi, foto di T. Cevese) a propositi dell’opera palladiana:
“Negli intercolumni sono poste due statue allegoriche ricordanti l’ultima vittoria navale veneziana. ….Sulla base, è scolpita una duplice iscrizione: - Palman genuere carinae – e – Belli secura quiesco -.
Il significato è da comprendersi interpretando le due figure: la prima rappresenta la dea della vittoria navale, mentre la seconda la pace ormai ottenuta.
Il piano superiore presenta altro quattro statue: la prima, verso la piazza è la Virtù secondo il significato classico; la seconda, di misura minore, la Fede; la terza, simile alla precedente, la Pietà; la quarta di grandezza uguale alla prima, l’Onore.
L’interpretazione di questi simboli è sufficientemente chiara: la Virtù e l’Onore seguendo la Fede e la Pietà ottengono la Vittoria e la Pace. Venezia ha vinto i turchi unendo questi valori.”
La grandiosità della Loggia è un segno inequivocabile di quale importanza veniva attribuita, all’epoca, alla battaglia di Lepanto.
Ai giorni nostri, purtroppo, è ben diverso; e allora, perché non intitolare una via o una piazza dei nostri comuni alla battaglia di Lepanto?
E’ possibile che nella toponomastica veneta si trovi anche la più insignificante battaglia garibaldina e non ci sia un riferimento a una delle battaglie fondamentali per le sorti del Veneto e dell’intera Europa?
8 SETEMBRE 1943 DISFATA ESERCITO TALIAN - SI METTE IN SALVO SOLO LA MARINA CHE RIPARA AD ALGERI
FESTA DEI OTO A VICENZA
8 settembre 1796
Wurmuser scende da Bassano e dal Brenta con 25.000 soldati verso Vicenza per portare aiuto a Mantova che sta per cadere. Napoleone, informato mentre si trova sull’Adige , nei pressi di Bolzano, Trento Rovereto , torna indietro, svolta per Levico e Caldonazzo in Valsugana, e raggiunge Bassano piombando addosso alle retrovie del Wurmusen.
11 settembre 1796
Massena attacca nelle Isole Sparse nei palo avo, Tion, Tartaro, tregnon, Menago, Lavegno, i convogli diretti a sostegno di Mantova. L'azione di Massena taglia in due tronchi il convoglio militare Asburgico che tenta di soccorrrere Mantova. Una parte del convoglio accelera verso Mantova ma e raggiunto a Roncoferraro ed è costretto a perdere armi e bagagli, l’altra parte di convoglio rincula e ritorna verso Vicenza d’onde venivano.(ovvero si rifugiano alla sinistra 'Adige.
Vedi Ignazio Menin 1997
12.13.14 settembre 1796 Mantova è sotto assedio per la seconda volta.
ISOLE SPARSE ARCOLE ERCOLE PROVA
ISOLE SPARSE ANGIARI LEGNARO PORTO SANE PIERE IN BARCA CON MANUBRIO FARFUSOLA PALESELA CA DEL LAGO PAGANINA SAN ZENON.
11 SETEMBRE 2001
11 settembre 2008
STATI UNITI D'AMERICA TORRI GEMELLE
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otobre - OTTOBRE - OCTOBER -
TERZA DOMINICA DE OTOBRE
SAGRA SACRA A SPARE' SE CELEBRA L'ANARA SUL MENAGO ISOLA SPAMPINA'
PATRONO SAN NICOLO' PROTETOR DEI ZATIERIE BARCAROI
Nato a Villamarzana Isola Sparsa nei Sete Mari vizsin a l'Isola Rovigo.
A cura ASSOCIAZIONE AR e EDAR
Tra storia e Memoria de broli, burioli , polesine e VNIVERSIXA'.
PALO AVE FRATA - FILISTINE - FRATESINA - NARDE - STANGHELLA - SANTA CATERINA - SETE MARI A
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NOVEMBRE
NOVEMBRE 1810 VEN SCANCELA' SPARE - ASPARETTO - ISOLE SPARSE - SPAMPINE'
DOPO LA SOLEVAZION DEL VENETO DEL 1809 E LA REPRESION DEI FRANCESI OCUPANTI LA REPUBLICA VENEXIA CON MASACRI E ASASINI.
RICORE 200 DOSENTO ANI DELA SCANCELAZION.
CALCOSA POL CONTARNE EL CAPO DELA POLIZIA DA L'ADIGE AL MINCIO EL COMISARIO STRAORDINARIO GIACOMO BREGANZE (1773 - 1835) CHE LA COMANDA' DA VICENZA AI DIRETI ORDINI DE MASSENA (GENERAL FRANCESE E NAPOLEON) DAL 1802 - 3 AL 1814 - 15.
EL BRAO MIRTO SARDO SCRIVE CI L'E' GIACOMO BREGANZE
Con i suoi 30 articoli, essa doveva costituire “un comune livello, che tutte le nazioni dovevano raggiungere”.
Fu il primo passo verso la realizzazione della “Carta internazionale dei diritti umani”,
attraverso i due accordi internazionali, adottati all’unanimità dall’ONU il 16 dicembre
1966.
Tra le altre cose fanno parte integrante della carta dei diritti dell’uomo il diritto all’autodeterminazione dei popoli, che comprende il diritto, per ogni popolo, a disporre delle proprie ricchezze e di preservare gli elementi essenziali della loro identità quali la religione, la lingua, le tradizioni ed il patrimonio culturale.
Da questo si capisce subito che lo stato italiano sta commettendo un crimine contro l’umanità contro il popolo veneto, riconosciuto oltre che dalla storia, anche dallo statuto della regione, legge ratificata anche dal parlamento italiano.
Da questo, ne consegue anche, in modo incontestabile, il diritto all’autodeterminazione, care Signore ed egregi Signori, basta solo chiederlo e nessuno ce lo potrà negare.
Dopo mesi di lavoro, Sabato 13 dicembre alle ore 15:00 presso l’Hotel Venice a Grisignano di Zocco (Vi), verrà presentato un obiettivo, un metodo e un piano d’azioni per l’indipendenza del popolo veneto, un progetto per gettare le basi sull’unità politica Veneta per realizzare il diritto all’autodeterminazione.
11 dicembre 1915, a Sparè (ASPARETTO - VR -) Isola Sparsa Spampinà nel Menago nasea me papà, fiol de Paolo e Luigia Giulietti da Casalon. Un regalo de Santa Lucia con un giorno de anticipo. Segno del sagitario. So nono l'era Paolo anca lu, sposà ala Becaletto Luigia fiola del castaldo de Pa(o)lesela isola (PALESELLA VR )vizsin al Ramedel e Angiari, al Lago con la vila dei Dionisi; fiola unica. Quando è nato la me butina, son n'dà con me papà na setimana a Sotomarina, al Mar, noantri tri, mi,lu e la me butina, che gavea du o tri ani. Accampè nela roulotina e semo pasà via volontieri. Savene desmentegà i pironi e le posade ma emo fato isteso rangiandose. L'anno dopo se' n'dà a Rosolina mar, nela casa piantà sula sabia, anca là el papà mio lè vegnù par na setimana e par la prima olta ho visto un acquilon partir e sgolar mandà su da noantri. Par l'allegrezza de la me picenina el l'a fato partir e sgolar par un'ora. El 13 de otobre 1994 con me mama l'a celebrà la festa dele nozse d'oro. Zsinquanta ani pasà insieme.
Mi la me Butina e me moier ghemo fato la raccolta del testamento spiritual de me mama che l'è in sto libro che se cata nele biblioteche de Sparè , Cerea, Verona, Vicenza, e Rovereto.
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12 dicembre 2008
NOTE DE SANTA LUZSIA CHE PORTA I REGAI AI BUTINI BONI.
EL BURIOLO PAN E VIN BRUSAR LA VECIA O LA STRIA FOGARON BURIELO ci lo fa el 5 e ci lo fa el 6 genar, ci lo fa el 12 dicembre a Santa Lucia . Adiritura el 1 marzo col "Batimazo" 1° giorno dell'anno Veneto secondo una parte dell'arcipelago Veneto.
Questo se ghe fa ben col calendario Gregorian, parchè se Marzo deventa el primo mese de l'anno, setembre deventa el setimo, otobre (oto), novembre (nove) (dicembre) diese.
Come ogni anno, alla vigilia della festa dell'epifania, torna l'antichissima manifestazione del "Panevin" con l'accensione di centinaia di falò. Anche il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ha fatto visita al "Panevin" di Fae' di Oderzo ad Arcade e a Ponzano, in provincia di Treviso. ::: ::: La tradizione del "Panevin" si rinnova ogni anno alla vigilia della festa dell'Epifania...
(AVIS)
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GENAR 2009
I FRANCESI CON TRE TENTATIVI NON SONO ANCORA RIUSCITI A FAR CAPITOLARE MANTOVA.
Gli Asburgo asseragliati a Mantova daranno del fILo da torcere all'Armata del generale Bonaparte e sarà la sua caduta.
1797 gennaio giorno 7
Generale Asburgico Provera muove da PADOVA MONSELICE ESTE MONTAGNANA all’attacco, per soccorrere Mantova ma deve affrontare il nemico Francese piazzato attorno a Ronco Arcole e in presidio sulla Fratta e L’Adige.7 COSITA IGNAZIO MENIN
A Ronco i Francesi erano forti, e perciò vennero subito ad Angiari per impedir il passaggio, ma indietro furono respinti e gli imperiali Asburgici proseguirono per Mantova.9 COSITA IGNAZIO MENIN
GENAR 2009
« Par el sei de genar tuti i comitati Isolani i'è invitè a far "El Buriolo", uno dei simboli milenari delle nostre tradizion Isolane, dai paleoalvei del Timavo , Edron, Cese, Mincio, Tion, , Tartaro, Tregnon, Sanoa, Menago fin al Reno (de qua e de la dele Alpi).
Dopo qualche giorno ogni Isolan ricordarà , grazie ad Ignazio Menin, Medico, Scritor, San Zenate e memoria storica che no ghè de meio, par l''8, 9,10,11, gennaio le battaglie che gli invasori Francesi Asburgici nel 1797, butava schei par reclutar gente par metar soto le nostre Isole e in nostri TRI POPOLI MAI VENZI: dalle Isole Bevilaqua, a Minerbe, da Angiari, a Casalon a Sustinenza a Ca del Lago, da Roncoferato, Barbasolo a Villimpenta, con la coabitazione della Fortezza Legnago Porto."
VESENTINI ADRIANO
MORO GAETANIN
8.5.1913 W 15.1.1990 ASPARETTO
ALLIEVO DE BEPO MARCO
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1796. 1797 Trattato di Sant'Idelfonso(19 Maggio 1796)
Anca st'ano ricordo con la me picenina, con me moier, con me mama
Paolo De Paoli Paolino 1915 2003
che saria me papà. Go pasà insieme quarantasete ani de vita, ho imparà da lu a no lamentarme, o imparà a portar pazsienza, o imparà tegner da conto, o imparà a vivar ben con poco.
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13 gennaio 2007
Alle ore 11.00
RENATO DE PAOLI HA INCONTRATO
IL PRESIDENTE della Casa di riposo per Anziani Dott. BRONZATO ALBERTO E TUTTE le persone di buona volontà che hanno ricordato Paolino (PAOLO DE PAOLI 1915 2003) e con esse (AUTORITA' CIVILI MILITARI E RELIGIOSE IL CORPO SANITARIO MEDICO AUSILIARIO CUOCHI MANUTENTORI ECONOMI e quanti altri c'erano). Si sono uniti in preghiera e raccoglimento nella attigua chiesetta Storica, annessa all'Istituto. Nella Chiesetta nuova che si affaccia alta e con uno splendido panorama sul paleoalveo del Menago, Renato De Paoli ha letto dal Vangelo secondo Matteo brano del capitolo 21
La Vigna del Signore:
"
33 Ascoltate un`altra parabola: C`era un padrone che piantò una vigna e la circondò con una siepe, vi scavò un frantoio, vi costruì una torre, poi l`affidò a dei vignaioli e se ne andò.
34 Quando fu il tempo dei frutti, mandò i suoi servi da quei vignaioli a ritirare il raccolto.
35 Ma quei vignaioli presero i servi e uno lo bastonarono, l`altro lo uccisero, l`altro lo lapidarono.
36 Di nuovo mandò altri servi più numerosi dei primi, ma quelli si comportarono nello stesso modo.
37 Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: Avranno rispetto di mio figlio!
38 Ma quei vignaioli, visto il figlio, dissero tra sé: Costui è l`erede; venite, uccidiamolo, e avremo noi l`eredità.
39 E, presolo, lo cacciarono fuori della vigna e l`uccisero.
40 Quando dunque verrà il padrone della vigna che farà a quei vignaioli?".
41 Gli rispondono: «Farà morire miseramente quei malvagi e darà la vigna ad altri vignaioli che gli consegneranno i frutti a suo tempo».
42 E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: "La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d'angolo; dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri"?
43 Perciò io vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare».
Nell'angolo della nuova chiesa, costruita ex novo del nuovo quartiere San Vito nei Paleoalvei del Menago vicino a Fa val Venera Frescà Isola Ferramosche, Isola Barbugine, Isola San Zen (Santuario pre venetulato) è incastonata questa pietra che così recita:
"La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d'angolo; dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri".
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Sull'altro lato la pietra porta il ricordo di Papa Giovanni Paolo II.(che per altro qui a san Vito sul Menago non è mai recato visita.)
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24 gennaio 2009
BACCANAL DEL GNOCO - CARNEVAL DE VERONA - LA RENNA
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