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Economia - schei

Page history last edited by PBworks 15 years, 1 month ago

Economia schei, mutui, prestiti, azioni, banche,TRASPARENZA, GIUDICI, AVVOCATI,SENTENZE, TEG, INTERESSE SEMPLICE /COMPOSTO, GARANZIE, FIDEJUSSIONI, risparmi, risparmiatori, debiti, fallimenti, divorzi, spese legali, alimenti, pignoramenti, recupero crediti, assicurazioni, interventi sociali, caduta/salita scala sociale.irpef / catasto/federalismo fiscale / firme/ case / stime /bolete/ attività /passività/ci paga i ci no paga/ ci gode de i'autiti de governo ( FIAT es..) e ci no!Patrimonializzazione! ACVA CIAVA' CIAVE ACVA. AVE.CI. SETE MARI GRANDA ENDOLAGVNA.

 

 

DEBITI SORA DEBITI MAI PAGAR!

PAGHEREM PUR PAGHEREM PUR!

QUANDO QUANDO QUANDO QUANDO?

ST'ISTA ST'ISTA!

vvv

ROMA (Reuters)24 febbraio 2009 - In Italia la nazionalizzazione delle banche non è "in nessun modo ipotizzabile".

 

Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel corso della conferenza stampa congiunta con il presidente francese Nicolas Sarkozy al termine del bilaterale di oggi a Villa Madama.

 

"In Italia la nazionalizzazione delle banche non è in nessun modo ipotizzabile perché il sistema bancario è molto solido, siamo un popolo di risparmiatori e le nostre banche non hanno corso l'avventura dei titoli tossici", ha detto Berlusconi.

 

Il presidente del Consiglio ha aggiunto che il governo ha messo a disposizione 10-12 miliardi "per incrementare la patrimonializzazione delle banche", ma "ad oggi nessuna banca italiana si è sentita necessitata ad utilizzare queste somme".

 

 

 

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ETTORE BEGGIATO Vicenza 01/02/2007

Azionista ENEL S.p.A.

Consigliere provinciale

Contrà Gazzolle 1

36100 Vicenza

 

 

Dottor

Piero Gnudi

Presidente

ENEL S.p.A.

 

 

Oggetto: Quali iniziative dell’Enel per recuperare ben 305 milioni di euro non

pagati da enti locali e pubbliche amministrazioni?

 

Egregio Presidente,

sono un azionista di “Enel SpA” e in questa veste mi permetto di scriverLe.

Due mesi fa nella prima pagina del “Corriere della Sera” ho letto un interessante articolo sull’Enel, firmato da Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella.

Era per la precisione il 5 dicembre 2006.

Nell’articolo si denunciava come l’Enel sia in credito di ben 305 milioni di euro nei confronti degli enti locali e di amministrazioni pubbliche varie.

In particolare gli autori sottolineavano come in Campania la questione abbia preso una piega preoccupante, visto che l’Asl Napoli 1 sarebbe in debito di 14 milioni e mezzo di euro, seguono poi “la Regione Campania e il Comune di Napoli con bollette mai pagate rispettivamente per 9 e 6 milioni di euro. Segue al quarto posto, con tre milioni e 200 mila euro, l’Azienda sanitaria locale di Salerno”.

Mi aspettavo da parte di Enel un documento, una presa di posizione atta da una parte a tranquillizzare gli azionisti privati (il 68% se non sbaglio), dall’altra a illustrare gli opportuni provvedimenti finalizzati al “recupero crediti”, al fine anche di evitare che nelle terre dove “nessuno è fesso” Asl, Comuni, Comunità Montane, Acquedotti più o meno virtuosi fossero attirati da simili andazzi.

Ma non ho visto alcuna risposta ufficiale di Enel; e se mi è sfuggita mi scuso fin da adesso.

Ed è per questo che Le chiedo formalmente:

a) quali iniziative intenda intraprendere Enel per tutelare gli azionisti da logiche preoccupanti che potrebbero portare conseguenze sul valore stesso delle azioni facilmente immaginabili;

b) quali iniziative intenda intraprendere Enel nel versante del recupero crediti nei confronti degli enti locali e delle amministrazioni pubbliche varie.

 

 

 

 

Loggato

 

 

 

liberoTS

Novello

 

 

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Posts: 13

 

 

Re: Perchè in Campania non si paga l'Enel ?

« Risposta #1 il: Febbraio 15, 2007, 10:49:24 am »


stime

http://www.pianetagratis.it/immobili/perizie/

 

catasto

http://www.ecatasto.it/


 

Non pagano perchè sono poveri dentro. Sanno marinare la scuola, sanno rubare, sanno sparare, sanno fare la monnezza, ecc. Non rimboccarsi le maniche però! E' più facile emigrare. Poveri quelli onesti che subiscono questa negatività. Nessuno gli presenta il conto per pax sociale, credo.

Comunque anche noi dovremmo protestare un giorno all'anno contro questi colossi: Enel, Agio, Gas, Telecom, Autostrade ecc. Com'è possibile che fanno sempre utili ?

Rubano anche loro ecco com'è. A noi il denaro, in africa petrolio e gas, elettricità altrove! E la musica continua........

 

Loggato

 

 

 

 

vvv

CROMPAR E VENDAR

CROMPA E VENDO

 

VICENZA

http://vicenza.kijiji.it/f-Elettronica-W0QQCatIdZ301418

 

 

VERONA

http://verona.kijiji.it/f-Elettronica-W0QQCatIdZ301418

 

 

PADOA

http://padova.kijiji.it/f-Elettronica-W0QQCatIdZ301418

 

 

VENEZIA

http://venezia.kijiji.it/f-Elettronica-W0QQCatIdZ301418

 

 

ROVIGO

http://rovigo.kijiji.it/f-Elettronica-W0QQCatIdZ301418

 

 

FERRARA

http://ferrara.kijiji.it/f-Elettronica-W0QQCatIdZ301418

 

 

MANTOVA

http://mantova.kijiji.it/f-Elettronica-W0QQCatIdZ301418

 

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16.12.2008

Banche europee nella bufera

http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/altrenotizie/visualizza_new.html_844653986.html

 

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12.12.2008

CGIA DI MESTRE LANCIA L'ALLARME USURA

 

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12.12.2008

Alberghi di Jesolo festegginano con il Ministro Zaia.

Veso miss Serenissima Veneta

 

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12.12.2008

-14% turisti nei musei veneziani

Arte crea valore nelle città

Crisi turismo culturale?

Coperative culturali turistiche: 6.000 dipendenti

320 milioni di Euro all'anno fatturati.

 

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SCHEI AI SUGAFOSSI

SCHIZA SU STO STRAMBOTO

http://www.valligrandi.it/areatecnica/lavori.htm

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TASSE SUI VENETI DEI SUGAFOSSI - CARTELLE ESATTORIALI

SCHIZA SU STO STRAMBOTO

http://www.valligrandi.it/index.php#

 

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30/11/2008

I sindaci veneti hanno lanciato la petizione per garantire ai Comuni il 20 per cento del gettito dell'Irpef

Dalla prossima settimana i cittadini potranno aderire Se la proposta di legge passerà, il Veneto avrà 1,5 miliardi

Una firma in municipio per aiutare il sindaco a difendere gli interessi del Paese: lo avevano annunciato, e venerdì a Rubano, in provincia di Padova, i sindaci veneti hanno dato il via alla petizione.

DA L’ARENA

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Carburanti sotto un euro IN ITALIA CHI ARRIVERÀ PER PRIMO?

Quattroruote - Italy

I Supermercati Tosano di Legnago (Verona), per esempio, vendono verde e

gasolio esattamente a un euro al litro, mentre Collestrada Carburanti, in

provincia ...

<http://www.quattroruote.it/news/articolo.cfm?codice=164832>

Mostra tutti gli articoli su questo argomento:

<http://news.google.com/news?hl=it&ncl=http://www.quattroruote.it/news/articolo.cfm%3Fcodice%3D164832>

 

La Gelmini ci ripensa e al «Cotta» si va in gita

L'Arena - Verona,Italy

Ricominceranno in questi giorni all'istituto superiore Cotta di Legnago i

corsi extracurriculari che erano stati bloccati dagli insegnanti contrari

al ...

<http://www.larena.it/dossiers/Comunit%C3%A0/18/41/18684/>

Mostra tutti gli articoli su questo argomento:

<http://news.google.com/news?hl=it&ncl=http://www.larena.it/dossiers/Comunit%25C3%25A0/18/41/18684/>

 

 

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MOBILI D'ARTE ASPARETTO - COREZZO - VILLAFONTANA - VENERA - MENA'

http://images.google.it/images?q=MOBILE+D%27ARTE+ASPARETTO&gbv=2&hl=it&safe=active&sa=2

 

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Usa: il Tesoro studia un piano di rilancio del mercato immobiliare

 

New York, 4 dic - 2008 (Servizi-italiani.net) - Il dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti sta pensando a un piano per ridare slancio al mercato immobiliare...

 

http://www.servizi-italiani.net/rassegne/econom.asp

 

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"Se una banca fallisce si opera un salvataggio e i banchieri vanno a casa, o in galera!"

Giulio Tremonti. Ministro dell'economia. novembre 2008.

 

LA MAPPA DELL'ECONOMIA DELLA BORSA MONDIALE

http://finanza.economia.alice.it/mappa/index.html

 

BANCHE INTERESSI

http://oknotizie.alice.it/go.php?us=40f048e0645b7fbe

 

DA ETTORE BEGGIATO RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. MUTUI REGIONE VENETO. CASA.

Iniziative finalizzate ad aiutare i cittadini che, avendo contratto un mutuoper l’acquisto dell’abitazione di residenza, non riescono più, a causa dell’aumento dei tassi di interesseapplicati sui prestiti bancari, a far fronte al pagamento delle rate e sono minacciati di escussione della garanzia..

 

SCHIZA SU STO STRAMBOTO PAR SAVER PIASE'

http://mail.google.com/mail/?ui=1&view=att&th=11d95389e0e05be0&attid=0.1&disp=vah&zw

 

SCHIZA SU STO STRAMBOTO PAR SAVER PIASE'

http://mail.google.com/mail/?ui=1&view=att&th=11d95389e0e05be0&attid=0.2&disp=vah&zw

 

SCHIZA SU STO STRAMBOTO PAR SAVER PIASE'

http://mail.google.com/mail/?ui=1&view=att&th=11d95389e0e05be0&attid=0.3&disp=vah&zw

 

SCHIZA SU STO STRAMBOTO PAR SAVER PIASE'

http://mail.google.com/mail/?ui=1&view=att&th=11d95389e0e05be0&attid=0.4&disp=vah&zw

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DA ASIAGO

schiza su sto stramboto

http://www.asca.it/moddettregione.php?id=329570&img=&idregione=&nome=&articolo=AUTONOMIE:%20UNCEM,%20LA%20MONTAGNA%20ALLA%20MONTAGNA

 

 

 

DA PADOVA A VENEZIA

http://www.asca.it/moddettregione.php?id=329784&img=&idregione=&nome=&articolo=VENETO:%20GALAN,%20A%20PADOVA%20QUALCUNO%20SI%20E'%20IPOTECATO%20IL%20COMUNE

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RECUPERO CREDITI

http://www.google.it/search?hl=it&q=RECUPERO+CREDITO&meta=

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6 novembre 2008

MILANO (Reuters) - Piazza Affari va a braccetto con l'Europa e Wall Street e peggiora a circa un'ora dalla chiusura con gli indici che cedono intorno al 4%.

 

 

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Crisi finanziaria: Sarkozy, "con o senza Berlino"

Berlino, 24 ott 2008 - (Servizi-italiani.net) - Malgrado il dissenso espresso da Berlino, il governo francese ha deciso di procedere

 

Crisi finanziaria: offensiva della Spagna per entrare nel G20

Madrid, 24 ott 2008 - (Servizi-italiani.net) - Il governo e il ministero degli Esteri spagnolo hanno avviato un'intesa attività diplomatica.

 

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ANDAMENTO

Bangkok, 27 ott. 2008 (Apcom) - Transazioni sospese questa mattina alla Borsa di Bangkok, dove l'indice dei titoli guida ha raggiunto un ribasso di oltre il 10 per cento.

 

PIGNORAMENTI

http://www.asca.it/moddettregione.php?id=330525&img=veneto.jpg&idregione=21&nome=Veneto&articolo=MERCATI:%20ADUSBEF,%20E'%20BOOM%20PIGNORAMENTI%20IMMOBILIARI.%20IN%20UN%20ANNO%20+22,3%(2)

 

24 ottobre 2008

Mercati azionari europei in forte calo dopo le performance negative delle borse asiatiche. A Tokyo il NIkkei 225 ha lasciato sul terreno il 9,6%, mentre l'Hang Seng (Hong Kong) sta perdendo oltre il 6%.

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21 OTTOBRE 2008 ore 19,26

I listini del Vecchio Continente hanno chiuso in rosso in scia all'andamento negativo di Wall Street. A Milano il Mibtel ha perso lo 0,94%, l'S&P/Mib l'1,39%, appesantito dalla performance di Parmalat dopo aver perso la causa con Citigroup. Londra -1,24%, Madrid -1,5%, Francoforte -1,05%, Zurigo -0,5%.

 

ore 18,49

(ASCA) - Roma, 21 ott - Crolla il mercato azionario dell'Argentina. L'indice Merval accusa un tonfo del 13% con vendite generalizzate sull'intero listino. A provocare il crollo dei corsi azionari la reazione negativa degli investitori al piano del governo di nazionalizzatre i fondi previdenziali privati

 

 

ORE 9,09

Fiducia a promesse Usa, vola la Borsa di Tokyo

Il Nikkei chiude in rialzo del 3,34%, sulla scia dei forti guadagni di Wall Street

 

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ISOLE SPARSE VENEXIA, 21 OTTOBRE 2008

E’ DI 700 MILA EURO IL FINANXIAMENTO CHE LA GIUNTA REGIONALE VENETA , SU PROPOSTA DELL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE GIANCARLO CONTA, HA APPROVATO A FAVORE DEL CONSORXIO DI BONIFICA XERPANO ADIGE GUÀ PER LA REALIXXAXIONE DI UN INTERVENTO FINALIXXATO ALLA SOLUXIONE DELLE PROBLEMATICHE IDRAULICHE NELLE ISOLE BORXELÉ E SUPPIAVENTO NEL COMUNE DI MINERBE. ATTUALMENTE QUESTE DUE ISOLE, POSTE A QUOTA SENSIBILMENTE INFERIORE RISPETTO A QUELLE CIRCOSTANTI, SONO COLLEGATE DIRETTAMENTE AL PALO AVO PRINCIPALI ATTRAVERSO TORTUOSI CANALI PRIVATI ASSOLUTAMENTE INSUFFICIENTI E NON FUNXIONALI, CHE CAUSANO FREQUENTI FENOMENI DI ALLAGAMENTO. L’INTERVENTO PREVEDE LA REALIXXAXIONE DI UN COLLETTORE A CIELO APERTO, CHE COLLEGHERÀ ENTRAMBE LE ISOLE ALLA FOSSETTA MORANDO CON DUE SPECIFICI RAMI. “QUESTO INTERVENTO - PRECISA L'ASSESSORE CONTA - PERMETTERÀ DI RISOLVERE UNA GRAVE SITUAXIONE IN CUI, IL FREQUENTE RIPETERSI DI ALLAGAMENTI, COSTITUISCE UN SERIO PROBLEMA PER I CITTADINI - GIACOBINI, OLTRE CHE UN VINCOLO ALL'ESPANSIONE URBANISTICA NELLA XONA SETTENTRIONALE E ORIENTALE DEL COMUNE DI MINERBE. LA SALVAGUARDIA IDRAULICA – PROSEGUE L’ASSESSORE - È OBIETTIVO PRIMARIO PER LA GIUNTA REGIONALE, CHE INTENDE ESSERE ALL'ALTEXXA DELLE ANTICHE TRADIXIONI DEL VENETO”. CONTESTUALMENTE LA GIUNTA REGIONALE HA APPROVATO UN ALTRO FINANXIAMENTO DELL’IMPORTO DI 100 MILA EURO A FAVORE DEL CONSORXIO DI BONIFICA VALLI GRANDI E MEDIO VERONESE PER LA SISTEMAXIONE DELLO SCOLO ARIOLO A RONCO ALL’ADIGE. “NEGLI SCORSI ANNI COME GIUNTA - SPIEGA CONTA - SIAMO GIÀ INTERVENUTI PER RISOLVERE LA SITUAXIONE DI INSUFFICIENXA DELLO SCOLO ARIOLO, IN CORRISPONDENXA DELL’ABITATO DI RONCO ALL’ADIGE, ATTRAVERSO IMPORTANTI OPERE, CHE HANNO CONSENTITO DI DEVIARE I FLUSSI IDRICI ALL’ESTERNO DELL’ABITATO. SI VUOLE ORA CONCLUDERE IL NOSTRO INTERVENTO - CONCLUDE L'ASSESSORE REGIONALE - RISISTEMANDO IL VECCHIO PERCORSO DELL’ARIOLO IN MANIERA ADEGUATA AL CONTESTO URBANO IN CUI SI TROVA”.

 

 

 

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15 ottobre 2008

Il costo del petrolio. Non si arresta, infatti, la discesa del greggio che oggi, 15 ottobre, a Londra ha toccato quota

73,99 dollari (54,35 euro) al barile, segnando il minimo degli ultimi 13 mesi.

 

 

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BANCARI

http://finanza.economia.alice.it/mappa/index.html?categoria=banche&type=cap

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BANCA UNICREDIT

http://finanza.economia.alice.it/italia/scheda/index.html?ticker=UCG.MSE

metà ottobre 2008

Ingresso salvagente di Gheddafi in Unicredit. diventandone addirittura il secondo azionista - la Banca Centrale della Libia, insieme con la Libyan Foreign Bank e la Libyan Investment Authority.

 

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ASSICURAZIONI

http://assicurazioni.economia.alice.it/home/index.html

 

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ASSICURAZIONI GENERALI

http://finanza.economia.alice.it/italia/scheda/index.html?ticker=G.MSE

 

MEDIOLANUM

http://finanza.economia.alice.it/italia/scheda/index.html?ticker=MED.MSE

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ALLIANZ

http://finanza.economia.alice.it/italia/scheda/index.html?ticker=ALV.MSE

 

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ENI

http://finanza.economia.alice.it/italia/scheda/index.html?ticker=ENI.MSE

 

ENEL

http://finanza.economia.alice.it/italia/scheda/index.html?ticker=ENEL.MSE

 

VVV

FIAT

http://finanza.economia.alice.it/italia/scheda/index.html?ticker=F.MSE

 

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Banche centrali europee offrono dollari senza limiti

Reuters Italia - UK

"Le controparti in queste operazioni potranno prendere a prestito qualsiasi

importo a fronte del collaterale appropriato in ogni giurisdizione", ...

<http://www.borsaitaliana.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=businessNews&storyID=2008-10-13T082547Z_01_MIE49C02B_RTROPTT_0_OITBS-BCE-ASTE-DOLLARI.XML>

 

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Icah vende la barca, Paulson la casa

Bluerating.com - Italy

Anche i ricchi piangono, o meglio vendono. Dopo gli oligarchi russi (che

hanno visto le proprie fortune dimezzarsi nel recente crollo delle

quotazioni della ...

<http://new.bluerating.com/protagonisti/59-il-fatto/1718-icah-vende-la-barca-paulson-la-casa.html>

 

 

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14 ottobre 2008

 

Borse ancora euforiche. Mibtel +5,77%. Tokyo guadagna +14,15%

 

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12-13 ottobre 2008

Francoforte segna -3,3. Allarme del Fmi. "La situazione è seria. Molti paesi avanzati sono a crescita zero", afferma il direttore Strauss-Kahn. Bce: incertezza straordinaria. Tremonti: "Decreto in tempo, in linea con l'Ue". Berlusconi: "Non vendete azioni"

 

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IL PIAVE.IT

Pubblicato da piave in data Domenica, 05 ottobre 2008

Su impulso del Consolato generale di Bosnia Erzegovina di Milano, territorialmente competente per il Veneto, sono stati avviati contatti con le autorità della Repubblica Srpska, entità facente parte dello Stato Federale di Bosnia Erzegovina. Nell'area tra l'altro sono in corso progetti in materia di sviluppo economico da parte di organismi economici del Veneto, al fine di incrementare gli scambi commerciali, gli investimenti e la presenza degli operatori economici veneti in quest'area in cui vi sono forti potenzialità di crescita.

 

 

 

Si è pertanto rilevata l'opportunità di formalizzare a livello istituzionale i termini della collaborazione con la sottoscrizione di un Protocollo di Intesa, che avvicini il Veneto alla Repubblica Srpska e faccia crescere la cooperazione tra le due realtà territoriali, soprattutto nei settori dello sviluppo economico, della cultura, degli scambi giovanili, della ricerca scientifica e delle politiche socio-sanitarie.

 

 

L'interesse a sviluppare le relazioni con la Regione del Veneto ed a sancirle ufficialmente con la sottoscrizione di un Protocollo di Intesa è stata ribadita dal Presidente della Repubblica Srpska, Rajko Kuzmanovic, in occasione della sua visita ufficiale alla Regione del Veneto del 30 giugno scorso.

 

 

È stato quindi redatto il testo di un'Intesa tra la Regione del Veneto e la Repubblica Srpska, che ha ottenuto l'assenso governativo previsto all'articolo 6, comma 2, della legge 5 giugno 2003, n. 131, comunicato al Presidente della Regione del Veneto con nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Affari Regionali protocollo DAR-0005106-09/07/2008-3.3.1, pervenuta in data 9 luglio 2008.

 

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9 ottobre 2008

I trentini sono l'aumento dei prezzi, i tempi di attesa della sanità, l'immigrazione . L'immigrazione è sentità dalla gente e mette la lotta contro le moschee e contro l'immigrazione, al 19,3 per cento del campione, preoccupazione per il caro prezzi, al 44,4 %.Dal sondaggio della Sdv Padova.

 

 

8 ottobre 2008 MERCOLEDI'

  1. BORSE EUROPEE: AFFONDANO; BOCCIATE BANCHE CENTRALI
  2. BORSA: CROLLA ANCORA, TAGLIO TASSI NON BASTA, MIBTEL -5, 72%
  3. EURO: CHIUDE SOTTO 1, 37 DOLLARI; RALLY DELLO YEN
  4. PETROLIO: SCORTE USA IN FORTE RIALZO

 

TOKYO A PICCO, NIKKEI CHIUDE A -9, 38%

 

La crisi affonda la borsa di Tokyo. L'indice Nikkei ha chiuso le contrattazioni in calo del 9.38 per cento: il risultato peggiore dal 'lunedi' nero' del 1987

 

http://finanza.economia.alice.it/mappa/index.html

 

crisi banche

IN FRANCIA GOVERNO PREPARA FONDO DI SALVATAGGIO

 

BUSH APRE A UN G8 STRAORDINARIO

 

Il presidente Usa George W. Bush, che oggi ha discusso della crisi finanziaria con i leaders europei e, in particolare, con Silvio Berlusconi, Gordon Brown e Nicolas Sarkozy, e' disponibile a tenere un vertice straordinario del G8.

 

LE BORSE BOCCIANO L'INTERVENTO DELLE BANCHE, BRUCIATI 340 MILIARDI

GIU' I TASSI, MA NON BASTA

 

FMI: E LA PEGGIORE CRISI DAL 1930

 

"l'economia globale decelera rapidamente"

 

DAL FORUM DEI VENETI

 

SCHIZA SU STO STRAMBOTO

 

http://www.iveneti.org/forum/bbforum/phpBB2//viewtopic.php?topic=1140&forum=22

 

 

schiza su sto stramboto

http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2008/10/02/122307-padri_separati_nervi_tesi.shtml

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1.1 - La crescita mondiale e l'economia veneta

 

 

"In un ambiente ricco di sfide le organizzazioni riescono ad eccellere a patto che riescano a reperire adeguate risorse ed esprimano superiore determinazione nel raggiungere obiettivi audaci". Così Michael Porter (Nota 1) sintetizza la possibilità di costruire un vantaggio competitivo da parte di una nazione, regione, impresa. In linea con quanto previsto anche dalla programmazione comunitaria per il ciclo 2007-2013, che individua nella "competitività regionale e occupazione" uno degli obiettivi fondamentali, questo capitolo ha la finalità di analizzare la congiuntura internazionale, nazionale e locale attraverso quegli elementi macroeconomici su cui è possibile agire per accrescere la competitività di un territorio.

 

 

La concorrenza internazionale e le economie emergenti

 

Nel 2006 l'economia mondiale ha continuato ad espandersi a ritmi elevati, 5,2%, mantenendo la tendenza al rialzo che ha avuto da dieci anni a questa parte e che si prevede prosegua. Continua la fase di espansione degli scambi internazionali sostenuta dal peso crescente dei paesi emergenti; si stima una crescita del 9% nel 2006 del commercio internazionale: il periodo 2004-06 rappresenta il triennio di crescita più elevata e a maggior dinamismo degli scambi dal primo shock petrolifero degli anni Settanta. (Tabella 1.1.1) e (Figura 1.1.1)

La prima parte del 2006 è stata caratterizzata da un'accelerazione iniziale dell'economia statunitense, dovuta all'aumento della spesa delle famiglie per beni durevoli, seguita da un rallentamento nel secondo semestre a causa di una battuta d'arresto di consumi e investimenti. L'evoluzione congiunturale 2007-08 è condizionata dai risvolti della crisi del settore immobiliare USA: il venir meno degli effetti ricchezza legati al valore degli immobili residenziali e l'onere crescente del debito delle famiglie provocano una riduzione dei consumi privati e un ridimensionamento degli investimenti residenziali che sono alla base della decelerazione della crescita del Pil.

Sul mercato valutario queste tensioni si tramuterebbero in una spinta al ribasso del dollaro nei confronti dell'euro. Nella media del 2007, la quotazione della valuta americana si attesterebbe a 1,32 euro, mentre nel 2008 si prospetta una parziale inversione del dollaro, con un cambio medio di 1,29 rispetto all'euro. (Figura 1.1.2) e (Tabella 1.1.2)

Se nel quarto trimestre 2006 la crescita dei paesi asiatici è stata elevata ma in rallentamento, in Giappone sia la domanda interna che quella estera hanno sostenuto la ripresa. Nel complesso, il 2006 si è rivelato un anno di forte crescita degli investimenti produttivi e delle esportazioni. In particolare, queste ultime hanno tratto vantaggio dal prolungato periodo di deprezzamento dello yen.

La Cina rimane uno dei principali motori di sviluppo: l'economia cinese è cresciuta ad un ritmo di + 9,9%, nel 2006. Per gli altri paesi asiatici, in particolare l'India continuano buone prospettive nel medio periodo. I paesi dell'Europa centro-orientale mantengono una variazione del Pil superiore al 5,5%, guidata in particolare dalla crescita della Polonia. L'economia russa, ancora fortemente legata all'andamento del settore energetico, vede crescere il Pil nel 2006 del 6,7%. (Tabella 1.1.3)

 

 

I fattori esogeni che incidono sullo sviluppo

 

Il fattore "costo delle commodity" (Nota 2) incide profondamente sulla competitività di un paese: nelle aree emergenti, e soprattutto in Cina e India, l'elevata domanda di materie prime ha l'effetto di sostenerne i prezzi, ma allo stesso tempo, l'abbondante offerta di lavoro nei paesi asiatici consente di contenere il costo di questo fattore e di compensare attraverso di esso i rialzi dei prezzi delle materie prime, che non vengono quindi trasferiti per intero sui prodotti finali. La conseguenza è che i prezzi dei manufatti sono cresciuti meno di quelli delle commodity e la maggiore presenza di manufatti a prezzi bassi nei mercati ha portato alla sterilizzazione dello shock del rialzo del prezzo del petrolio sulla dinamica inflazionistica.

Nel 2006 e nel primo trimestre 2007 i prezzi delle materie prime si sono confermati elevati. Nella prima parte dell'inverno i prezzi del petrolio hanno scontato le temperature eccezionalmente alte, toccando un minimo di 55 dollari per poi risalire. L'aumento dei prezzi internazionali delle altre materie di base, molto forte nel 2004, decisa nel 2005, è rimasto sostenuto anche nel 2006, riflettendo la rilevante crescita dei prezzi dei metalli. Fatta eccezione per alluminio e zinco, tutti i materiali sono tornati a riflettere un'ondata di decisi rialzi.

Oltre all'espansione della domanda proveniente dalle aree emergenti, altri fattori specifici hanno contribuito a sostenere la dinamica dei prezzi dei metalli. I rincari del petrolio si sono riflessi sui prezzi di quei beni, quali l'acciaio, la cui produzione richiede elevati consumi di energia e, indirettamente, su quella dei più prossimi sostituti del petrolio, ad esempio l'uranio. Inoltre è ormai evidente lo sfruttamento speculativo del mercato delle materie prime: queste rappresentano ormai una quota significativa dei portafogli degli investitori internazionali e un importante strumento di diversificazione del rischio.

 

 

Il contesto europeo

 

Nell'Unione Monetaria Europea il Pil nel 2006 è tornato a crescere con un tasso del 2,8%, sostenuto dalla domanda interna, dalle esportazioni nette e dall'espansione degli investimenti. L'indicatore del clima di fiducia delle imprese, diffuso dalla Commissione europea, rimane elevato, ma si prevede una variazione del Pil in marginale rallentamento per il 2007. La crescita 2006 ha riguardato tutti i Paesi europei, compresi Germania e Italia, che l'anno precedente avevano mostrato segnali di debolezza. La crescita media annua della Germania nel 2006 è stata del 2,9%, spiegata dal miglioramento competitivo dei prodotti tedeschi sui mercati esteri e dalla ripresa degli investimenti in costruzioni e produttivi trainati dal basso costo del credito e da una buona profittabilità aziendale. Meno vivace la ripresa francese, Pil +2,0%, ha mostrato i due lati di questa economia: da una parte la forza dei consumi delle famiglie e della produzione nei servizi, dall'altra l'andamento deludente della produzione industriale, in particolare del settore automobilistico. La Spagna chiude il 2006 registrando un aumento del Pil significativamente superiore alla media Uem, +3,9%, affiancato ad una sostenuta crescita dell'occupazione. Il risultato complessivo del Regno Unito per il 2006, +2,7% del Pil, mostra il rafforzamento di un modello di sviluppo trainato fondamentalmente dalla crescita dei servizi. (Tabella 1.1.4)

 

 

La produttività

Il ciclo di espansione in atto sta favorendo anche la ripresa della produttività del lavoro in Europa, dopo un trend di lungo periodo discendente che si era accentuato negli anni Novanta. Tra le cause il rallentamento dell'intensità di capitale e della produttività totale dei fattori, al contrario di quanto è accaduto negli USA dove molto rilievo è stato attribuito alle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione nella spiegazione del rafforzamento dell'intensità di capitale e della produttività totale dei fattori. Se il punto di minimo sembra essere stato toccato nel 2004 dall'Uem, attualmente si osserva, tra i maggiori paesi dell'area, una ripresa della produttività del lavoro, particolarmente netta nel settore industriale e del commercio, trasporti e comunicazioni. (Figura 1.1.3)

 

 

Il costo del lavoro

Al contrario, nei maggiori paesi europei sta peggiorando il costo del lavoro, un altro elemento chiave della competitività e attrattività di un territorio. Il costo del lavoro in Europa rimane elevato ed in crescita anche rispetto agli Stati Uniti, soltanto la Spagna risulta avere un costo orario del lavoro competitivo. E' vero che chi investe oggi in Europa non lo fa solo per ricercare manodopera a basso costo, ma piuttosto un'alta professionalità; da alcuni studi (Nota 3) è emerso che comunque il costo del lavoro è uno dei fattori che, a parità di condizioni, facilita la scelta della localizzazione di un'impresa. (Figura 1.1.4)

 

 

Il contesto nazionale

 

Il ciclo economico italiano a partire dal 2000 fino al 2005 è stato caratterizzato da una prolungata stasi dell'attività economica, di durata ben superiore a quella dei cicli precedenti ed esauritasi con un punto di minimo individuabile all'inizio del 2005. A partire da febbraio 2005 è partita una fase di ripresa, dapprima moderata, poi più intensa, che ha portato a registrare nel 2006 un aumento del Pil dell'1,9%, in linea con quanto accaduto nella seconda metà degli anni Novanta. All'origine della ripresa vi sono i fattori legati al risveglio europeo, ma anche processi di ristrutturazione e/o assestamento in atto nei settori più esposti alla concorrenza internazionale, in particolare nel manifatturiero. Infatti tutti i comparti hanno concorso al buon andamento dell'attività, ma quello industriale ha giocato un ruolo importante attraverso la crescita nella produzione del valore aggiunto dell'1,4% a dicembre 2006 e la guida all'espansione degli scambi verso l'estero. Gli ambiti che hanno trainato il recupero produttivo sono stati inizialmente quelli tipici della specializzazione italiana della metalmeccanica e dei mezzi di trasporto, ai quali si sono associati dal secondo quadrimestre 2006 anche il più tradizionale "made in Italy", ossia tessile, abbigliamento, pelli, legno e mobili. Le esportazioni sono state favorite dall'intenso sviluppo della domanda mondiale e dal nuovo ciclo espansivo della Germania. Alcuni studi (Nota 4) evidenziano altre motivazioni che possono aver contribuito alla crescita delle esportazioni. Da un lato è spiegata dallo spostamento verso segmenti di mercato a più elevato valore aggiunto e miglior livello qualitativo quindi meno vulnerabili rispetto alla concorrenza dei paesi emergenti. Dall'altro, si osserva un cambiamento di tipo strutturale relativo ai processi produttivi delle singole aziende: gran parte delle esportazioni avviene da parte delle imprese che hanno intensificato l'attività di internazionalizzazione. Questa evoluzione ha innalzato il costo di operare sui mercati esteri, con la conseguenza di consolidare la posizione di imprese di medie e grandi dimensioni, ma anche dell'uscita dal mercato di imprese più piccole e marginali.

Gli altri due elementi strumentali rispetto alla competitività di un paese, la produttività e il costo del lavoro hanno avuto effetti positivi nel corso del 2006. La produttività, nonostante l'incremento sostenuto nell'occupazione è tendenzialmente in aumento, benché su ritmi contenuti, mentre il rialzo del costo del lavoro per unità di prodotto è rallentata.

Gli indicatori congiunturali disponibili per i primi mesi del 2007 ipotizzano un modesto rallentamento dell'attività produttiva e della conseguente crescita del Pil nel primo semestre 2007, dovuto all'apprezzamento dell'euro, alla minore domanda estera, al ridimensionamento del processo di accumulo delle scorte. (Tabella 1.1.5)

 

 

Il contesto veneto

 

In questo contesto, per il Veneto si stima un rafforzamento della domanda interna sull'onda dello slancio nazionale, come risultato di un sia pur iniziale contenuto rallentamento dei consumi privati e di una accelerazione della crescita degli investimenti. Per il 2006 l'Istituto di ricerca Prometeia stima una crescita complessiva del Pil pari a un +2,1% e una prospettiva di +1,9% per il 2007.

Nel 2005, ultimo anno del dato ufficiale di contabilità territoriale, l'economia veneta ha continuato a mantenere una quota consistente nella produzione del Pil nazionale (9,3%), risultando la terza regione nella graduatoria regionale della produzione di ricchezza nazionale, dopo la Lombardia (20,9%) ed il Lazio (10,9%), ma in termini di dinamica è rallentata. Hanno pesato crescenti difficoltà negli scambi internazionali, riconducibili a fattori strutturali che faticano a riorientare l'offerta verso i settori tecnologicamente più avanzati e frenano il progresso delle capacità organizzative e innovative del sistema produttivo. Le aspettative pessimiste delle famiglie e delle imprese hanno portato ad un atteggiamento di prudenza e ad una stagnazione della domanda interna. Già dalla seconda parte dell'anno sono evidenti miglioramenti e l'evoluzione positiva prosegue nel 2006 in seguito ai progressi nelle esportazioni, produzione industriale e la ripresa dei consumi. (Figura 1.1.5)

Alla stasi del valore aggiunto ha contribuito in maniera determinante il settore dei servizi che rappresenta il 62,2% dell'intera ricchezza regionale, ma che nel 2005 ha avuto un ridimensionamento del -1,2%, nonostante, al suo interno, il comparto del commercio abbia avuto un'ottima performance, +2,2%. L'industria in senso stretto, dopo un 2004 estremamente positivo, +2,8%, registra una frenata di -1%, mentre le costruzioni si riprendono e aumentano del 2,8%. L'agricoltura riporta una caduta del -4,2%.

Nel 2006 si stima una ripresa superiore al 2% nell'industria e nei servizi e una stasi nelle costruzioni. Situazione analoga si prospetta per il 2007. (Figura 1.1.6) e (Figura 1.1.7) e (Figura 1.1.8) e (Figura 1.1.9)

La ripresa della produttività del lavoro nell'Uem e in Italia si ripercuote anche sul Veneto: la ricchezza prodotta per unità di lavoro di 57.909 mila euro è tra i valori regionali più elevati e il ritmo di crescita raggiunto nel 2005 del 2,6% è di un punto percentuale superiore rispetto a quanto accadeva nei primi anni 2000. L'aumento della produttività nel Veneto è stato in parte dovuto alla flessione delle unità di lavoro (-0,6%), che comunque hanno mantenuto una quota consistente (9,2%) sul totale delle unità di lavoro in Italia.

Tale recupero appare netto nel settore delle costruzioni e di tutto rispetto nell'industria, in particolare nell' aggregato meccanico-elettrico-ottico-mezzi di trasporto, ossia in quei comparti ad alta o medio-alta tecnologia; la produttività nei servizi, dopo anni di crescita, sta vivendo invece un periodo di stasi, nonostante l'aumento nel commercio. Se ne trae uno scenario che prevede ancora una "diffidenza" all'apertura dei mercati dei servizi, ma anche uno sviluppo ineluttabile dell'innovazione e della tecnologia che rappresenterà la giusta alternativa verso un generale miglioramento della produttività. (Figura 1.1.10) e (Figura 1.1.11)

 

 

Gli investimenti

 

Sulla base degli ultimi dati storici disponibili risalenti al 2004 e delle previsioni per i prossimi anni, la dinamica degli investimenti appare piuttosto variegata. A livello nazionale, dopo un anno di recessione, gli investimenti nel 2004 sono ritornati a salire (+2,2%), mentre a livello Veneto la crescita dello 0,7% è trainata principalmente dagli investimenti nei servizi (+3,2%) e in particolare nell'intermediazione monetaria e finanziaria, attività immobiliari ed imprenditoriali. Viceversa risultano in caduta quelli nel comparto industriale complessivo, -3,8%, e nelle costruzioni, -24,4%. Nonostante la persistenza di un basso costo di finanziamenti sul mercato del credito, nel 2005 in Italia gli investimenti diminuiscono leggermente, -0,5%, probabilmente a causa del peggioramento delle condizioni di redditività e del modesto grado di utilizzo degli impianti.

Tuttavia, i dati per gli anni successivi a livello nazionale registrano una ripresa complessiva degli investimenti. In Italia l'incremento del 2,3% avvenuto nel 2006 è risultato diffuso a tutte le componenti, sia in macchinari e mezzi di trasporto, sia in costruzioni.

Per il Veneto si stimano nel 2006 prospettive di crescita che dovrebbero proseguire anche per il biennio successivo. (Figura 1.1.12)

 

 

I consumi

 

La relativa ripresa dei consumi delle famiglie del 2004 sembra essersi arrestata nel 2005 in Veneto (-0,1%) come in Italia (-0,1%). Continua la tendenza al ridimensionamento della domanda di beni non durevoli, in particolare vestiario e calzature e bevande alcoliche e tabacchi, a favore dei beni durevoli, +0,6% in Veneto, +0,8% in Italia. In Veneto, nel periodo dal 2000 al 2005, l'intero comparto dei beni non durevoli sul totale della spesa è sceso del 3%, la quota dei beni durevoli è rimasta stazionaria (-0,1%) grazie al consistente aumento del capitolo relativo alle spese in comunicazione, crescono i consumi in servizi (+2,6%) che ricoprono la considerevole fetta pari al 48,6% del totale.

Per il 2006 si stima che l'area del Nord-Est registri l'incremento più intenso nei consumi delle famiglie (+1,9%, +1,5% in Veneto), mentre il 2007 dovrebbe essere caratterizzato da una decelerazione della spesa, assestandosi su una variazione dell'1,3%. (Figura 1.1.13)

 

 

L'inflazione

 

L'inflazione in Europa può ritenersi stabilizzata su valori bassi e nei primi mesi del 2007 è rimasta al di sotto dell'obiettivo della BCE. In Italia l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC) si assesta sopra la media UE e in crescita, 2,1%, rispetto all'1,9% del 2005, manifestando, contestualmente ad un basso livello di crescita, una perdita di competitività nel panorama europeo.

I forti aumenti del prezzo del petrolio registrati nella parte centrale dell'anno, hanno contribuito a far crescere i capitoli di prezzi legati all'abitazione, all'energia e ai trasporti.

In Veneto nel 2006 l'inflazione è stata leggermente più bassa del livello nazionale, 1,9%, sebbene Belluno abbia registrato un tasso del 2,3% e Treviso e Padova un valore pari alla media nazionale. (Figura 1.1.14)

 

 

I conti economici provinciali

 

Per quanto riguarda la creazione di ricchezza a livello provinciale, per il 2005, sono disponibili soltanto dei valori stimati. Si osserva che la debolezza regionale è da attribuirsi all'andamento delle province di Belluno, Treviso, Venezia e Padova. Vicenza si è stabilizzata sui valori dell'anno precedente, mentre Rovigo e Verona hanno contribuito positivamente alla crescita del valore aggiunto regionale.

Il settore agricolo ha avuto una brusca riduzione su tutte le province. Il comparto delle costruzioni si è sviluppato in tutte le province, ma in maniera più incisiva a Verona, Padova, Venezia e Belluno. Per il comparto dell'industria le province con le performance più incerte risultano Venezia e Treviso. Nel settore dei servizi si sono conseguiti apprezzabili miglioramenti a Rovigo, Verona e Vicenza.

Per il 2006 si stima una crescita diffusa in tutte le province che si protrarrà in previsione nel 2007 e 2008. Si assisterà ad una ripresa parziale dell'agricoltura e invece sostanziale e diffusa a tutte le province di industria e servizi. Il settore delle costruzioni soffrirà nella provincia di Padova, ma sarà in accelerazione negli altri territori. (Tabella 1.1.6) e (Figura 1.1.15) e (Figura 1.1.16)

 

 

 

 


 

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Note

 

Michael E. Porter (nato nel 1947) è Professore alla William Lawrence University, università basata sulla Harvard Business School dove dirige l'Institute for Strategy and Competitiveness

 

prodotto di base, indica un prodotto o materia prima su cui si fonda l'economia di una determinata area geografica.

 

Studio Ambrosetti- Siemens attrattività del sistema Italia, 2005

 

Isae, Fondazione Debenedetti, Prometeia

 

 

 

 

Tabella 1.1.1

 

 

Figura 1.1.1

 

 

Figura 1.1.2

 

 

Tabella 1.1.2

 

 

Tabella 1.1.3

 

 

Tabella 1.1.4

 

 

Figura 1.1.3

 

 

Figura 1.1.4

 

 

Tabella 1.1.5

 

 

Figura 1.1.5

 

 

Figura 1.1.6

 

 

Figura 1.1.7

 

 

Figura 1.1.8

 

 

Figura 1.1.9

 

 

Figura 1.1.10

 

 

Figura 1.1.11

 

 

Figura 1.1.12

 

 

Figura 1.1.13

 

 

Figura 1.1.14

 

 

Tabella 1.1.6

 

 

Figura 1.1.15

 

 

Figura 1.1.16

 

 

 

I dati elaborati dall'Ufficio di Statistica della Regione Veneto sono patrimonio della collettività; si autorizza la riproduzione a fini non commerciali del presente materiale con la citazione della fonte "Regione Veneto - Direzione Sistema Statistico Regionale".

 

 

 

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